E’ un paradigma della difficoltà in cui si trovano le insegne distributive in Italia. Carrefour Italia è alla quarta riorganizzazione in dieci anni, una media che una volta sarebbe apparsa inverosimile, mentre oggi è frequentemente emulata dagli altri player. Il nuovo piano industriale presentato da Gerard Lavinay, nuovo amministratore delegato per l’Italia, prevede 100 milioni di investimenti per ciascuno dei prossimi quattro anni utili a riconvertire la rete dei pdv, soprattutto degli ipermercati, e a sfoltire un organico sovradimensionato. Due dunque i macro driver su cui si muoverà la gestione Lavinay. La profonda crisi degli ipermercati è strutturale e riguarda tutte le insegne dotate del format, per cui l’intervento di Carrefour è quanto mai appropriato, semmai tardivo nell’incisività dell’azione. Servono più supermercati di prossimità e maggiori e nuovi servizi alla clientela per accrescere fidelizzazione e frequentazioni dello store. In linea con quanto emerso qualche settimana fa a Bologna durante Marca 2019 Carrefour Italia spingerà molto più sulla MDD, i prodotti a marca del distributore, che incrementano la fedeltà al sistema Carrefour e diversificano la remunerazione del Gruppo. Lavinay punterà molto anche sull’omnicanalità, di cui la moderna distribuzione italiana parla da anni, forse da troppi, con l’ampliamento del servizio Click&Collect ad altri 800 punti vendita. Sull’e-commerce l’insegna francese dedica una parte importante del piano industriale, consapevole della crescita annuale delle vendite online. Saranno 300 le nuove aperture nei prossimi quattro anni di cui 100 a insegna Market e le restanti 200 ad insegna Express. Ogni ristrutturazione prevede, purtroppo, anche riduzioni di posti di lavoro e Carrefour Italia ne ha previsti quasi 600 concentrati soprattutto nella sede centrale. Le manovre “lacrime e sangue” non sono dunque prerogative dei governi centrali ma di tante aziende che per salvaguardare la direzione di marcia e la sostenibilità economica-finanziaria decidono di contenere i costi del lavoro.