Dopo aver acquisito Invernizzi, Locatelli, Galbani, Vallelata ed altri il Groupe Lactalis ha acquistato anche il gruppo Ambrosi. Il gruppo bresciano ha 4 stabilimenti e 430 dipendenti di cui il 70% in Italia e produce, stagiona e vende il Parmigiano Reggiano Dop e la Grana Padano Dop, produce e vende la mozzarella e altri formaggi freschi e commercializza altri tipi di formaggi in oltre 60 paesi. Ha tre filiali estere nel Regno Unito, in Francia e negli Usa ed ha realizzato nel 2021 un fatturato di gruppo pari a 418 milioni di euro. Le imprese di un certo fatturato finiscono per cedere alle lusinghe della multinazionale francese ma per il sistema paese si pone un problema. Infatti se il settore lattiero caseario italiano proseguirà a scivolare, legittimamente, nella rete transalpina cosa ne sarà in termini macro dell’antica competenza tecnica e della consolidata esperienza produttiva e commerciale italiana? Queste acquisizioni sono assolutamente legittime sul piano giuridico e sul piano politico-valoriale ma pongono degli interrogativi sul futuro del settore economico italiano. Interrogativi su cui il prossimo governo, a partire dal Mipaaf, il ministero delle politiche agricole, dovrà soffermarsi con una progettualità più energica che miri a valorizzare in Italia e all’estero le produzioni artigianali italiane. Far crescere le aziende in termini di opportunità commerciali e creare efficaci ed efficienti reti di supporto potrebbe apparire il modello vincente per proiettarle verso scenari più rassicuranti e di sicura matrice nazionale.