Dopo l’assemblea generale di oggi il Consorzio del Parmigiano Reggiano è, a ragion veduta, la nostra piccola Opec. A causa del crollo dei prezzi di vendita i consorziati hanno stabilito che il Consorzio non solo ritirerà dai suoi 335 caseifici ben 320mila forme ma limiterà ulteriormente le quote di produzione previste per il prossimo triennio. Si allungano dunque i tempi di stagionature per queste forme di eccellente formaggio italiano che saranno, via via, reintrodotte nel mercato solo se i prezzi remunerano adeguatamente la produzione. Questa strategia del Consorzio non solo replica misure già adottate cinque anni fa ma ora amplia la sua portata fino al contingentamento della produzione. Un modus operandi non dissimile alla nota Opec, l’organizzazione dei paesi esportatori di petrolio.