A metà dicembre il cancelliere federale Olaf Scholz ha presentato al parlamento tedesco il suo programma di Governo dall’ambizioso titolo “Osare più progresso. Alleanza per la libertà, la giustizia e la sostenibilità”. Scholz guida il nuovo esecutivo, meglio conosciuto come “coalizione semaforo”,  formato e sostenuto dall’SPD, dai Verdi e dal partito liberaldemocratico. Le parole chiave del suo discorso sono state “nuovo inizio” e “progresso” come a segnare l’inizio di una svolta nella vita politica e sociale del paese dopo i lunghi sedici anni di Angela Merkel, prima donna Cancelliere.
Scholz oltre a ribadire le riforme nella politica sanitaria per migliorare il servizio pubblico e le retribuzioni del personale sanitario punta ad una politica dell’immigrazione che agevola l’iter della cittadinanza e acceleri le procedure d’asilo. Per Scholz la Germania è un paese di immigrazione, sgombrando il campo da ogni equivoco, anzi si dice pronto a combattere con decisione ogni forma di “estremismo di destra” che in Germania rappresenta un grande problema e che richiede alla sua intelligence sforzi non comuni di contrasto e prevenzione. Altrettanto rigore il cancelliere intende usare nella lotta alla criminalità organizzata sempre più pervasiva in diversi land.
Ma è sul fronte dei diritti dei cittadini, della tutela del lavoro e della sicurezza sociale e previdenziale che Scholz si gioca il suo futuro. Sul piano della giustizia promette finanche udienze online per velocizzare le procedure giudiziarie e rendere più snelle tante procedure a partire dalle adozioni e dalla tutela dei diritti della persona. La politica abitativa sarà uno dei principali punti del suo programma quadriennale con l’obiettivo di costruire 400mila nuove abitazioni all’anno e di contenere il prezzo degli affitti. Parallelamente con un apposito disegno di legge Scholz aumenterà il salario minimo a 12 euro all’ora e agevolerà gli impegni familiari dei lavoratori. Ma per il cancelliere anche la previdenza rappresenta un capitolo del programma assai importante. Garantendo un livello minimo pensionistico del 48% e rafforzando con 10 miliardi l’assicurazione previdenziale il governo tedesco punta ad occuparsi delle generazioni che non hanno certezze pensionistiche. Anticipando il futuro la Germania tutela i futuri pensionati senza dimenticare i bambini a cui dedicherà un reddito base costituito da una somma base per ogni figlio più una parte aggiuntiva in funzione del reddito familiare. Sul piano degli investimenti la Germania di Scholz punta a modernizzare digitalizzando l’amministrazione pubblica, defiscalizzare gli investimenti privati rivolti a ferrovie, abitazioni, parchi eolici, impianti fotovoltaici, punti di ricarica per veicoli elettrici, ecc. Sul clima, sulle fonti energetiche e sull’infrastruttura digitale i disegni del governo sono piuttosto ampi e articolati.
Sul piano della politica internazionale il cancelliere ha ribadito la prosecuzione di rapporti privilegiati con la Francia per ciò che concerne principalmente le questioni europee e con gli Stati Uniti per gli impegni in sede Nato.
Obiettivi ambiziosi che mirano a realizzare le diverse istanze politiche di cui sono portatrici le tre formazioni al governo. Non mancano le perplessità ma prevalgono gli apprezzamenti per un programma politico che guarda alle persone e ai suoi bisogni attuali e prospettici.