Che il format dei punti vendita sia destinato a mutare di continuo ormai è un dato consolidato. La concorrenza del negozio digitale, l’ampliamento dell’esperienza di consumo, la contaminazione tra categorie merceologiche sono solo alcune delle dinamiche che richiedono focus costanti sul format dei punti vendita. Una delle innovazioni che più pervade il Belpaese è l’avanzata dei negozi automatici, attualmente pari a 2500 unità distribuiti per il 50% nel Nord, per il 33% nel Sud e per il 20% nel Centro Italia.

Per l’associazione italiana distribuzione automatica, Confida, che fornisce questi dati la maggior parte dei negozi automatici, circa il 40% si trova nelle zone commerciali delle città accanto a negozi e ristoranti, il 10% nei pressi delle fermate dei mezzi pubblici, il 10% intorno a scuole e università e sempre per il 10% nei centri cittadini. Insomma i negozi automatici vengono allocati lungo i percorsi che intercettano i maggiori flussi di persone.

A questo punto c’è solo da comprendere il giudizio dei consumatori. Su questo è intervenuta un’indagine compiuta da Ipsos secondo la quale ben il 93% dei consumatori apprezza l’esperienza dei negozi automatici. Tante le ragioni, ma per il 44% per via della velocità di questi punti vendita, per il 29% per la comodità, per il 27% il buon rapporto qualità e prezzo e per il 24% per la fruizione in qualsiasi orario della giornata, anche quando i negozi tradizionali sono chiusi.

Numerosi i prodotti presenti nei negozi automatici sia food e beverage che per la cura della casa e della persona ma tra i più venduti spiccano per l’88% caffè e altre bevande calde, per il 94% l’acqua minerale e altre bibite, per il 90% snack e piatti pronti.