“Chiara Ferragni Unposted”, un docufilm che, nonostante sia agiografico, è sicuramente da vedere al fine di focalizzare meglio la forza e i limiti degli influencer. Nella narrazione emerge con chiarezza che l’autenticità e la determinazione hanno consentito alla giovane cremonese di realizzare il suo sogno. Pioniera di un ecosistema che è agli albori della sua vita. Gli influencer sono più che creatori di contenuto, addirittura per Simone Marchetti, oggi direttore di Vanity Fair, sono “pagine pubblicitarie viventi”. Vivono l’istante e trasferiscono l’istante. Questo il maggior limite in cui si rimane intrappolati nel docufilm e che rappresenta il maggior punto di debolezza dei social media. Per ultimo un appunto, parliamo di social media ma nella pellicola ad essere sempre citato non rimane che Instagram.