Spot video sempre più integrati nella comunicazione delle imprese sebbene siano territorio di competenze e professionalità ad hoc, dotate di un bagaglio culturale specifico. Di sicuro oggi la pubblicità influenza sempre più il comune sentire in quanto intercetta nel suo fluire i tempi e gli atteggiamenti comuni più caricaturali. Ecco spiegato il motivo per cui gli spot video attirano l’attenzione di coloro che seguono la comunicazione aziendale. Consideriamo, ad esempio, l’ultimo spot dei cugini d’Oltralpe, che per la portata delle critiche o degli apprezzamenti coinvolge nei dibattiti anche le agenzie italiane. Dal punto di vista etico scrivere un testo per uno spot video implica non solo assecondare le attese dei committenti e le finalità commerciali ma anche rispettare la sensibilità comune e i codici deontologici. Non sempre accade ma se li rapportiamo alla narrazione cinematografica e televisiva che quotidianamente ci bombarda senza alcun filtro e alcuna riflessione critica allora probabilmente dovremmo spostare in avanti la frontiera del comune sentire e i rispettivi codici deontologici anche nella pubblicità. Trincerarsi dietro antiquati divieti non aiuta a raccontare la realtà di un mondo che corre ed è già molto più avanti degli spot video.