Napoli, 10 febbraio 2006 – Consumiamo energia utilizzando le scorte nazionali. Ma fino a quando? Continua l’allarme energia per il nostro Paese. Ieri la Russia ha fornito all’Italia il 16,2% di gas in meno rispetto al previsto. Nei giorni passati la riduzione della fornitura variava dal 3 all’11%. Ora il taglio cresce e con esso la preoccupazione di Scaroni, l’a.d. dell’Eni, il quale avverte che se il freddo permane la situazione diventerà critica. Smentendo in tal modo le superficiali rassicurazioni di Scaiola, il ministro competente il quale dichiara che “è tutto sostto controllo”. La Gazprom, l’ente governativo russo che sovrintende la fornitura di gas all’Italia, risente suo malgrado della lotta tra Russia ed Ucraina sul costo del combustibile, sulla liberalizzazione del mercato ed in ultima istanza sull’affrancamento di Kiev dal potere moscovita. L’Italia risente volutamente dell’assenza di una seria politica energetica nazionale. “Ha attuato una strategia di contenimento dell’offerta”, afferma la relazione della commissione attività produttiva della Camera dei deputati. Ad essere messa sotto accusa è l’Eni che viene individuata come colpevole dell’attuale stato di crisi energetica del Paese. “L’operatore dominante” come viene definito l’Eni dai parlamentari, ha ritardato il potenziamento dei gasdotti in Austria e in Tunisia e rallentato lo stoccaggio di gas naturale. Ha volontariamente ristretto l’offerta di gas naturale in quanto prevedeva che sul mercato internazionale ce ne fosse in abbondanza. Nei fatti la famosa “bolla” non c’è stata.  A questo punto Scaroni, l’a.d. dell’azienda, dovrebbe chiarire i piani industriali portati avanti in questi anni. Anche perchè i parlamentari concludono la relazione ipotizzando la sottrazione di competenze sulla rete di distribuzione e sul sistema delle scorte all’Eni privatizzando ulteriormente il settore. Gazprom uscita dalla finestra, rientra dalla porta? Non fu proprio il ministro Scaiola a promettere ai vertici aziendali una più ampia liberarizzazione nel settore energetico italiano durante il suo viaggio di fine gennaio a Mosca ?