Roma – La vita dei parlamentari italiani non è affatto brutta. Uffici eleganti, personale gentile, collaboratori gradevoli, argomentazioni elevate e bonifico mensile ancor più sostanzioso. Eppure da qualche settimana i nostri deputati sono preoccupati. Dai collegi elettorali pervengono troppe lamentele su Equitalia, la famigerata concessionaria pubblica che si occupa della riscossione dei tributi. Gli elettori denunciano vessazioni continue e spropositate, i commercianti e gli artigiani minacciano addirittura di chiudere le attività.

Considerazioni così diffuse tra i cittadini che ogni parlamentare riceve centinaia di richieste di intervento sul governo e in parlamento. Così con un tacito accordo i deputati della maggioranza e dell’opposizione hanno approvato questa settimana ben sette mozioni in cui chiedono “flessibilità” nella riscossione coattiva delle imposte. In ogni mozione si invita il governo a “introdurre elementi di maggiore flessibilità nelle procedure di riscossione coattiva nei confronti dei quegli imprenditori che dimostrino di non essere in grado di ottemperare ……per una temporanea difficoltà economica legata alla congiuntura negativa…”. Le mozioni chiedono inoltre di elevare la soglia di debito per l’ipoteca e l’espropriazione sull’immobile e di snellire la riscossione per importi inferiori o pari a 2.000 euro. Per ultimo gli onorevoli chiedono al governo di specializzare Equitalia nella riscossione dei crediti di natura tributaria e contributiva lasciando ai singoli enti locali la delega per la riscossione delle proprie entrate.

Finalmente l’insofferenza dei cittadini e delle categorie produttive sveglia dal torpore gli ospiti delle soporifere stanze di Montecitorio. Ma la sveglia suona tardi. Imprenditori, commercianti e artigiani sono già in piena mobilitazione da diversi mesi con delle proprie petizioni popolari. A Via XX Settembre si alternano quotidianamente volantinaggi e raccolta firme. Il paese reale è già in cammino. Ora si tratta di vedere se i deputati trasformeranno in proposta di legge le petizioni degli imprenditori e dei lavoratori autonomi e quale forza politica daranno alle proprie azioni. Equitalia rischia di turbare a lungo i sonni parlamentari. Ma i nostri deputati confidano nell’imminente lunga pausa estiva.

pubblicato sul quotidiano online ”Affari Italiani”