Roma – I servizi di sicurezza del Belpaese sono preoccupati. L’instabilità del governo, decretata dai risultati delle elezioni amministrative e dai quattro referendum, assieme alla crescente crisi economica che investe larghissime fette delle popolazioni sta ampliando l’area delle tensioni sociali. L’aspra contestazione di ieri al ministro Renato Brunetta ad un convegno romano sull’innovazione da parte dei precari della pubblica amministrazione è solo l’ultimo di una serie di episodi. In uno scenario di crescente scontro politico la preoccupazione degli ambienti preposti alla sicurezza interna si concentra sui movimenti di rappresentanza delle istanze più radicali che all’indomani delle due “sberle” al governo – per usare il termine del ministro Roberto Maroni – hanno ritrovato nuova linfa. In questo contesto diventa quanto mai necessario da parte governativa mostrare maggiori atteggiamenti interlocutori e da parte dell’opposizione parlamentare evitare ogni facile strumentalizzazione utilizzabile dalle frange più radicali. Un ritorno alla sobrietà, all’equilibrio e alla pacatezza da tempo richiesto dal presidente Giorgio Napolitano.