La crescita del prezzo dei vegetali freschi che registra più 6,1% su agosto e della frutta fresca, più 2,9%, incide sul carrello della spesa al supermercato. Il mutamento climatico si impone nella dinamica dei prezzi e la sua genesi, non episodica, indica la necessità di nuove strade da percorrere. Gli ultimi dati Coldiretti sulla base delle indicazione Istat invitano dunque ad una riflessione: in considerazione di una propensione ai consumi ancora non ripartita l’incremento della spesa nei vegetali e nella frutta fresca rischia di provocare un mutamento di trend, dall’alimentazione salutista ad una più economica e di minore qualità. Le associazioni degli agricoltori invitano, a questo punto, a ricorrere ai mercati dei contadini, che accorcia la filiera e assicura freschezza alle merci. Naturalmente la risposta per l’intero paese deve essere di più ampio respiro e coinvolgere la parte della filiera a maggior valore aggiunto. Una perfetta sinergia tra gli attori della filiera potrebbe diventare la chiave di volta per garantire nel tempo redditività di risultati per l’intera filiera, ampliare la base di acquirenti e la frequenza di acquisto. Serve dunque oggi un forte patto nella filiera dell’ortofrutta italiana per assicurare una dieta salutista agli italiani, una contrazione nella spesa pubblica per la sanità e prodotti abbordabili per la maggior parte dei consumatori.