Roma, 15 ottobre 2007  – 75% a Walter Veltroni, 14% a Bindi e il 10% a Enrico Letta. Con questi tre risultati si sono chiuse le elezioni per le primarie del partito democratito il 14 ottobre. Scontata l’elezione del sindaco di Roma sostenuta da tutta la nomenclatura dei due partiti. Deludente l’affermazione della Bindi che sconta, nonostante il voto cospicuo delle donne, una immagine probabilmente demodé.  Piacevole e di buon auspicio invece il dato riguardante Letta. Sebbene i suoi seguaci abbiano fatto rientrare il risultato all’interno del range previsto, forse, sussurra qualcuno,  si poteva ottenere un paio di punti in più. Ma non bisogna dimenticare che la competizione risente oltre che di modalità assai equivoche di formazione dei seggi anche di risultati tardivi e dubbiosi come insegna il caso Campania. Non meno altalenante è il dato degli elettori dichiarato dagli organizzatori, circa 3,5 milioni, ben sapendo che hanno votato più volte alcune persone, che non sempre  tutti gli elettori hanno esibito i necessari documenti e che alcuni immigrati sono stati accompagnati al voto ricevendo dettagliate indicazioni sulla preferenza. Rimane l’elezione diretta dei segretari, generale e regionali, di un partito politico italiano.  Primo caso nella storia politica dell’Italia repubblicana.