Gli ultimi giorni di lavoro per i parlamentari possono anche rappresentare i momenti migliori della legislatura. La commissione Esteri della Camera ha approvato all’unanimità una risoluzione bipartisan sulla tutela dei diritti umani nella Corea del Nord. Tre le sostanziali richieste che il governo italiano dovrà avanzare alla Repubblica democratica di Corea. La prima è di porre fine alle continue violazioni dei diritti umani che potrebbero equivalere a crimini contro l’umanità. La seconda è di permettere l’ingresso nel paese alle organizzazioni internazionali e alle ong, per assicurare l’indispensabile assistenza alimentare ed umanitaria ad una popolazione civile stremata. Infine il governo italiano dovrà chiedere alla Corea del Nord di sospendere i suoi attuali programmi militari e nucleari nel rispetto delle recenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

Il parlamento italiano ha saputo dare risposte concrete alle pressanti richieste di tutelare i diritti umani nella Corea del Nord visto che, secondo Amnesty International, sono frequenti i casi di detenuti torturati e maltrattati, di oppositori arrestati e di un clima di violenza repressiva che ha impedito la nascita della stampa indipendente e dei partiti politici di opposizione. Viene continuamente negato l’ingresso anche al relatore speciale delle Nazioni Unite incaricato di verificare la situazione. Il Parlamento europeo ha approvato ben due risoluzioni in sei anni contro l’attuale governo della Repubblica del Nord.

Incurante del movimento internazionale di protesta il giovane leader Kim Jong-Un qualche giorno fa ha autorizzato il lancio di un missile a lunga gittata contravvenendo alle risoluzioni Onu che vietano di effettuare test missilistici.

La miseria della Corea del Nord stride con l’elezione democratica della prima donna presidente a Seoul. Nella repubblica di Corea proprio oggi, la signora Park Guen Hye, leader conservatrice, ha vinto le elezioni per la prima carica del Paese. Due stati confinanti, due mondi e due culture diametralmente opposte.

pubblicato sul quotidiano online ”Affari Italiani”